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Bonifica siciliana e l’immobilismo della Regione. Indetto stato di agitazione

Mandrà (Flai Catania): “Consorzi ben lungi dall’assolvere alle funzioni che sono alla base della loro stessa fondazione”

Anche la stagione estiva 2021 reca con sé le annose problematiche che affliggono ormai da tanti lustri la bonifica siciliana. La riforma, mai definitiva, dei consorzi isolani resta in un limbo, nonostante i proclami della politica regionale. Quasi nulli, i segnali positivi che giungono da Palermo, interessata più alla lunghissima campagna elettorale per le regionali che a portare a soluzione i problemi dei consorzi. Abbiamo fatto il punto della situazione con il segretario generale della Flai Cgil di Catania, Pino Mandrà.

D) Segretario qual è la situazione dei consorzi siciliani di bonifica?

R) Sui consorzi della Regione Siciliana non esiste una bozza di riforma. Esiste una cabina regionale di regia, ma quel che vi aleggia attorno è solo una gran confusione. Per il Consorzio di Bonifica di Catania, l’unico termine che si può adoperare è “disastro”.  In questo quadro largamente negativo, come sindacato cogliamo una luce: i due emendamenti approvati in finanziaria regionale che aprono al turnover per i lavoratori stagionali. Non significa stabilizzazione certa, ma nel tempo, i profili che corrisponderanno alle norme avranno diritto all’assunzione a tempo indeterminato.

Quindi si può affermare che i consorzi stiano funzionando?

I consorzi sono ben lungi dall’assolvere alle funzioni che sono alla base della loro stessa fondazione, che era, e resta, assicurare l’acqua pubblica strappando il dominio alla mafia che un tempo ne era detentrice. Nonostante queste nobilissime premesse, nessuno può contestare il fatto che i consorzi di bonifica siciliani siano in mano alla politica che li utilizza per accrescere le poroprie clientele. Come sindacato crediamo che debba esserci una idea chiara sul ruolo dei consorzi e che questa debba iniziare dal ruolo essenziale che questi rivestono per l’agricoltura, in particolar modo per la nostra provincia.


Quali sono le ombre?

È necessario che la stagione irrigua ogni anno inizi per tempo perché la nostra agricoltura non può pagare colpe non proprie e le inefficienze di commissari che impiegano il proprio tempo a svolgere una campagna elettorale infinita. Inoltre, in questo contesto, i sindacati autonomi, produzione di questo governo regionale, da sindacato giallo vogliono vestire i panni di sindacato di lotta, ma è chiaro a tutti che questi non sono i loro panni.


Per la stagione in corso, qual è la situazione degli stagionali?

I lavoratori stagionali del Consorzio di Bonifica 9 Catania sono già stati avviati, i lavori sono in corso e ci auguriamo che la stagione irrigua sia proficua e che tutto funzioni al meglio. Tuttavia, rilevo che l’ente spesso non utilizza i lavoratori stagionali per il suo funzionamento, ma spesso si rivolge a imprese esterne probabilmente con lo scopo di favorire qualcuno. Il Consorzio 9, al contrario, ha le giuste professionalità per sopperire a tutte le funzioni con risorse interne e assicurare un’operatività di alto livello. Proprio per rimarcare la mancanza delle risorse necessarie al consorzio e per mettere in rilievo l’operato dell’attuale dirigenza che non agisce nell’interesse dell’ente, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil hanno indetto lo stato di agitazione dei lavoratori.

(17 giugno 2021)


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